domenica 16 dicembre 2012

Tutto il mondo è Paese.

Oh!, che bel Paese l'Irlanda! Una nazione di persone gentili, carine e disponibili. Una nazione che ha dei costrutti grammaticali speciali per chiedere gentilmente di fare qualcosa, una nazione che ha come parole più usate sorry, thanks e sláinte (che in gaelico significa salute ed è il brindisi irlandese per eccellenza)  e dove le persone non ti dicono semplicemente hi per salutarti, ma contemporaneamente ti chiedono pure how are you?. Roba che quando chiedi come arrivare in un posto X, è probabile che la persona a cui chiedi ti ci porti pure, anche se la cosa influisce sulla sua tabella di marcia. Roba che se per strada sei distratto e vai a sbattere contro qualcuno causandogli danni più o meno gravi, il tizio in questione ti chiede scusa come se fosse colpa sua. Ve lo immaginate un irlandese che, al posto di Richard Ashcroft, tenta di girare il video di "Bitter Sweet Symphony"?

'Cause it's a bittersweet symphony, this... sorry... life
Trying to make... excuse me... ends meet
You're a... hi, how are you?... slave to money then you die
I'll take you down the only road I've ever been down...
oh, yes, go straight ahed and then turn right... you're welcome!...
You know the one that takes you to the places
where... excuse me... all the veins meet yeah

No change... sorry... I can't change
I can't change, I can't change
But I'm here in... excuse me... my mind
I am... thanks... here in my mind
But I'm a million different people
from one... sorry... day to the next
I can't change my mind
No, no... hi, how are you?... no, no, no, no... bye... no, no, no, no, no, no...

No, non regge.
Però i matti esistono anche qui e sono l'eccezione che conferma la regola.
Ieri vado a fare spesa con mia sorella da Tesco. Parcheggio immenso, posti liberi zero. Facciamo un paio di giri, ma trovare parcheggio è un po' un'impresa come in tutti i paesi civilizzati. Avevamo anche avvistato un paio di persone dirigersi verso le rispettive macchine e che poi non sono andate via (pare che gli irlandesi abbiano un'insana passione per le attività da svolgere in macchina, tipo parlare al telefono, mangiare, chiacchierare con l'amica di turno, dormire...). A un certo punto vediamo una signora con carrello andare verso la propria macchina. Ci fermiamo in un posto che non dava particolari problemi allo scorrere del traffico parcheggiante e aspettiamo. La signora inizia a mettere tutto nel cofano con una flemma degna di un bradipo. Finito il trasferimento nel cofano, lo chiude e si avvia lentamente verso il deposito-carrelli mentre estrae il cellulare dalla tasca e lo guarda. Nel frattempo iniziano ad arrivare macchine dietro la nostra. Mia sorella mi suggerisce di scendere così posso "occupare" il posto della signora che va via mentre lei fa un altro giro per non bloccare il traffico. La signora intanto, dopo aver lasciato il carrello, è tornata vicino alla macchina e pare sia nel bel mezzo di un'accesa conversazione su Whatsapp o Facebook o non-so-che e non accenna ad andare via. Mi avvicino.
"Scusi", le dico, "sta andando via?"
Solleva lo sguardo dal telefono e mi fa: "Sì, sto andando via, ma con i miei tempi, ok?".
Minchia! Per un attimo rimango basita, non me l'aspettavo che ce le avesse girate già di prima mattina. È sabato, mica lunedì! Con un sorriso le dico: "Ok", come a chiudere la conversazione.
Mi sa che il fatto che io non abbia replicato l'ha incarognita ancora di più, perché dopo un attimo di silenzio mi abbaia di nuovo contro: "...no, perché se mi metti fretta io non me ne vado, capito?!?!?!".
Ma che vuole questa? Dannazione, perché ancora non so litigare bene in inglese? Dovrebbero insegnartele a scuola 'ste cose, e invece no!, ti insegnano il present perfect progressive, ché tanto non lo capirai mai né tanto meno lo userai. Le dico: "Oh, no, non le sto mettendo fretta, stavo solo chiedendo..." e dentro di me inizio a chiedermi quanto tempo ci metterà per andarsene dopo questa breve conversazione. Decido di chiamare mia sorella, che stava ancora facendo un giro nel parcheggio, per dirle che quel posto ce lo eravamo giocate e mentre cerco il cellulare nella borsa vedo la macchina della tipa che va via 20 secondi esatti dopo che mi aveva detto che aveva i suoi tempi.
Ma che è matta? E allora vedi che non c'aveva niente da fare nel parcheggio?!?!?! E lì, l'illuminazione. Un Paese può essere civilizzato quanto vogliamo, le persone possono essere più o meno gentili, le regole possono venire rispettate o totalmente ignorate: tutto questo non importa. Non sono i soldi, i gioielli, gli abiti costosi o le case di lusso a fare la felicità. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per rimanere calmi e vivere tranquilli non è un lavoro o l'amore: è un parcheggio (e questo video ne è testimone).

4 commenti:

  1. Voglio venire in Irlanda. ♥

    per la signora dolce e carina una tisana non fa mai male.

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    1. Si, una tisana bollente tirata in faccia a tradimento, così, tanto per. :)

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  2. Ti giuro... alla citazione di Bitter sweet symphony ho riso fino alle lacrime!

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