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sabato 5 gennaio 2013

Home Sweet Home.

Ieri
Minchia, sono già le 8, altri 10 minuti e mi alzo, altri 10 minuti ancora, ancora un attimo, cazzo sono già le 8.30, uffa devo togliere le lenzuola sporche, perché ho così tanta roba?, non ci va tutto in valigia, vabbè, queste 4 paia di scarpe me le vengo a prendere un altro giorno, ma quante cazzo di valigie ho?, sembro una profuga, ma ce la faccio ad arrivare sana e salva?, vabbè, prenderò un taxi dall'aeroporto tanto quanto vuoi che mi costi?, è così vicino!, mamma mia che palle, 'ste 3 ore in autobus non passano più, fortuna che c'è il wifi attivo stavolta, uh guarda, un camion della Guinness a darmi il benvenuto a Dublino, ma ci vuole ancora molto per l'aeroporto?, e ora come faccio a portare tutte le robe alla fermata del taxi? uh i carrelli gratis, questa sì che è civiltà, sì, senta devo andare a Swords, a Ridgewood, ah, dice anche lei che è un bell'estate?, sì effettivamente piace un sacco anche a me, oggi è il primo giorno che vedo Swords col sole e mi viene da sorridere, ecco, sì, la casa è questa, quant'è?, 11 €, ottimo, ciao Lidia, ah, stai pulendo?, ciao animaletti!, io mi metto a svuotare le valigie eh, però prima ci fumiamo una sigaretta?, sì, dai, ci vengo al mare con te e Jackie però devo comunque comprare le lenzuola e gli asciugamani, ci passiamo al ritorno allora, pronte?, ok andiamo, ma ci vuole ancora molto?, no ragazze, mi sa che vi do buca, sono già le 15.20, altrimenti non mi resta tempo, ci vediamo dopo, minchia ma quanto costano le lenzuola? oddio, quanto pesano 'sti sacchetti, non ce la farò mai a comprare tutto quello che mi serve, 'sti cazzi, torno a casa, devo ancora disfare le valigie, Judith sei a casa?, ok allora ci vediamo lì, arrivo nel giro di mezz'ora, ciao coinquilina!, sì, devo mettere la roba a posto, ma prima una sigaretta, e poi devo andare a comprare qualcosa, tipo il caffè che ce n'è assoluto bisogno, ah, spiegami la lavatrice e l'asciugatrice please, mmm, sì dobbiamo fare i turni delle pulizie, dai vado da Tesco che sto proprio starving e ancora non ho svuotato le valigie, mamma mia, Tesco non è un supermercato, è una gioielleria!, aspetta, mi sa che mi sono persa, come faccio a tornare a casa?, ah, ok, casa sta qui, Judith ho preso il vino!, dai vado a svuotare le valigie, no, ancora non ho assaggiato i tuoi muffin ma hanno un aspetto delizioso, ah, quindi per te baking è come una terapia?, pensa, io per rilassarmi cucino, ottimo, io preparo il main course e tu il dessert!, e quindi tu lavori a Google?, fico!!!, no, sai, ero innamorata, ma era una relazione malata, ma che ora è?, dannazione LE VALIGIE!, sì, mi ci vorrà tutta la notte se continuo di questo passo, oh ciao Lidia sei tornata?, dai, mi faccio un sandwich prima di salire su in camera, e una sigaretta, bye Judith, enjoy the gym, ok, stavolta vado davvero, smettetela di distrarmi!, madonna, non ho mai abbastanza spazio per la mia roba!, finalmente il letto è pronto, ce l'ho fatta, potrei dormire per anni, sì Lidia, effettivamente la mia borsa è fighissima, l'ha fatta mia sorella sai?, aspetta, ti faccio vedere l'altra che ha realizzato ultimamente, ti piace?, ok, ti faccio sapere quanto costa, oh Judith, sei già tornata dalla palestra?, significa che sono già le 23.00!, sono proprio distrutta, aspetta, beviamo un bicchiere di vino prima di andare a dormire, brindiamo alla casa, che significa fussy?, ah, ok, perfetto, ho capito, beh ragazze è tardi, si, ho un po' di mal di testa, forse perché è il primo giorno che parlo solo ed esclusivamente in inglese e non connetto più, si, ok, stavolta vado, davvero, è già mezzanotte, penso che crollo, mmm come è comodo questo letto.

Oggi

(lazy day sul divano con Mary)

domenica 23 dicembre 2012

Cercasi casa disperatamente (ma nemmeno troppo).

Ho chiamato la tipa per la casa-bella-dove-c'è-anche-un-gatto-ma-che-480-euri-anche-no. L'ho chiamata perché, udite udite, ha abbassato il prezzo a 460. E perché in quella cifra ci sono comprese anche tutte le bollette. Sono praticamente entrata in fibrillazione quando ho visto l'annuncio modificato. L'ho chiamata 2 volte, ma non mi ha risposto. Allora le ho mandato un SMS e una mail, non sia mai che pensi che non sia abbastanza interessata. Mi ha risposto alla mail dicendomi che posso andare a vederla! Io le ho chiesto se posso andare il 28 o il 29. Lei ancora non ha risposto. O Dei dell'Olimpo, se c'è un Dio protettore delle ragazze italiane che cercano casa a Swords, io lo invoco per fare in modo che non ci sia nessun'altra ragazza che chiami per la casa nel frattempo (se poi è bello come un dio greco fatelo materializzare sulla Terra e ditegli che mi può passare a trovare quando vuole). Lo so, è una richiesta egoistica, ma prometto che se riesco a prendere quella casa... no, non prometto proprio niente: questo 2012 è andato un bel po' di merda, me la merito una cosa buona! Eccheccazz! Comunque la tipa si chiama Judith e io ho subito pensato al pezzo degli A Perfect Circle. Sarà un segno del destino che Judith sia una delle mie canzoni preferite?

sabato 22 dicembre 2012

Segnalazioni.

Oggi mi sono messa a piangere dopo aver visto l'ultima puntata (ultima in ordine cronologico, intendo) di How I Met Your Mother. Mi sono sentita un po' signora-idiota-che-piange-quando-Brooke-e-Ridge-si-sposano-per-la-tredicesima-volta. Che vergogna. Inoltre, cosa ancor peggiore, pensando di non essere l'unica che provasse un sentimento di questo genere, ho detto a mia sorella che era lì a guardare HIMYM con me: "Cioè, mi viene da piangere!". Lei mi ha guardato con espressione allibita e compassionevole. Che vergogna al quadrato. Non contenta di tutto ciò, lo sto anche scrivendo pubblicamente sul blog: sono proprio senza vergogna.

Il raffreddore sta finalmente andando via. Tutto merito di un farmaco miracoloso che non solo ha ucciso tutti i cattivi germi che infestavano il mio corpicino delicato, ma mi ha anche assicurato 11 ore di sonno continuo e un sogno allucinante che aveva tra i protagonisti anche una mia ex coinquilina che non vedo tipo da 3 anni. Questo fantastico ritrovato della scienza irlandese si chiama Night Nurse (un nome che è tutto un programma): 2 capsule prima di nanna e il raffreddore diventa solo un ricordo. Veloce come è arrivato se n'è andato. E' rimasto giusto il tempo di obbligare mia sorella a segregarmi in casa per 2 giorni e di farmi saltare un pranzo con le amiche. Grazie raffreddore, grazie.


Come dicevo nel post scorso, ho finalmente trovato lavoro (per fortuna che non siamo morti tutti, mi sarei un tantino incazzata se il mondo fosse finito giusto quando ho trovato lavoro dopo 3 mesi di invio curricula a mezza Irlanda con risultati sconfortanti) e quindi a breve dovrò spostarmi vicino Dublino, a Swords esattamente (o, come dico in questi giorni, a Spade).. Sto cercando casa... o meglio, sto guardando gli annunci. Devo decidermi però, eh, ché mica stanno aspettando a me. Il fatto è che mi sono innamorata di una casa, che però è un po' cara... certo, è ben tenuta, avrei il bagno personale, un grande giardino, abiterei solo con una persona e ci sarebbe anche un gatto. Però 480 euri è tanto, eh. Vabbè, ci penserò. E visto che cambio città oltre al mio indirizzo di casa, forse, dovrebbe cambiare anche l'indirizzo del blog. O no?

domenica 9 dicembre 2012

Progetto BLOG #13.

Dopo svariati blog da sola e un paio di blog in compagnia, dopo un blog di cucina, una mezza dozzina di blog deprimenti, quattro o cinque blog simpatici ma affrontati con poca costanza, dopo l'avvento di Facebook che ci ha privato della voglia di scrivere mediante il "Condividi", dopo Twitter che riduce i concetti a un massimo di 140 caratteri, dopo i V-logger che si scopiazzano a vicenda ammiccando fascinosi a una telecamera compatta sentendosi divi del cinema d'avanguardia, dopo Social Network per ogni tipo di esigenza (che in realtà non abbiamo), dopo Instagram che fa fare foto belle anche ai ciechi... ecco, dopo tutto questo, io torno alla base. Che non era Blogspot, era Splinder, in realtà. E come ho detto oggi a un amico, io su Splinder c'avevo dei template che te dico fermate. Vedremo qui che si fa. Ma mica oggi, ché oggi ho sonno. No, non è sonno, è che sto scomoda nel letto, senza il reggi-PC di IKEA che ho lasciato in Sicilia. Sono qui per tenere traccia rigorosamente sparsa di quello che succede/vedo a Galway, città in cui mi sono trasferita da poco più di due mesi. E per non trascurare quella cosa che mi ha sempre affascinato: mostrare, con parole e immagini, come vedo questo palcoscenico chiamato Terra.