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lunedì 24 dicembre 2012

La mala educacion.

Allora, chiariamo subito come stanno le cose: IO sono una persona fondamentalmente educata e polite. Qui su Blogger tendo a rispettare le idee altrui anche se non sono d'accordo, tendo a non essere invasiva, generalmente faccio in modo di non infastidire la gente e cerco di fare commenti pertinenti ai post (se non sono interessata, ovviamente, lascio perdere e non commento). Credo che sia buona regola di web-civiltà. Quindi gradirei la stessa cosa da chi viene qui.
Ammetto che, detta così, può sembrare una cosa aggressiva, ma oggi mi è arrivato, per la seconda volta sullo stesso post, un commento-spam in cui mi si invita a leggere un certo blog e a rispondere a un certo sondaggio.
Quando ricevetti il primo commento (che si vedeva lontano un miglio che è frutto di un copia/incolla), andai sul blog in questione e partecipai al sondaggio, anche se ritengo siano stati 5 minuti del mio tempo irrimediabilmente buttati al cesso. Vabbè, per dovere di cortesia si fa. Detto ciò, oggi vedo che mi è arrivato di nuovo lo stesso commento, identico in tutto, pure nelle virgole, sullo stesso post. Ovviamente vado in bestia per svariati motivi:

  1. hai lasciato il tuo commento di spam e sponsor violando la netiquette (vorrei vedere se venissi a spammare inutilità sul tuo blog ogni santo giorno che Dio ha messo sulla Terra);
  2. vieni a "casa mia" la prima volta e nemmeno ti degni di scrivere qualcosa di pertinente al post che hai appena commentato;
  3. dopo qualche giorno ritorni e ripeti il misfatto, giusto 3 commenti sotto al primo, e ciò mi fa capire che non hai scritto un commento relativo al post commentato perché non ti sei degnato di leggerlo né la prima, né la seconda volta che sei venuto sul mio blog: e io che ho pure sprecato il mio tempo per il tuo sondaggio di cui non me ne poteva fregare di meno!

Presa da un attimo di incazzatura accelerata ho cancellato entrambi i commenti.
Ma ho un messaggio di Buon Natale personalizzato per te, caro amico cinefilo, e lo scrivo bello grande (violando purtroppo la netiquette a mio volta), non sia mai che stavolta te lo perdi:

SE VUOI PASSARE UN BUON NATALE SMETTILA DI SPAMMARE SUL MIO BLOG 

Grazie.

domenica 16 dicembre 2012

Tutto il mondo è Paese.

Oh!, che bel Paese l'Irlanda! Una nazione di persone gentili, carine e disponibili. Una nazione che ha dei costrutti grammaticali speciali per chiedere gentilmente di fare qualcosa, una nazione che ha come parole più usate sorry, thanks e sláinte (che in gaelico significa salute ed è il brindisi irlandese per eccellenza)  e dove le persone non ti dicono semplicemente hi per salutarti, ma contemporaneamente ti chiedono pure how are you?. Roba che quando chiedi come arrivare in un posto X, è probabile che la persona a cui chiedi ti ci porti pure, anche se la cosa influisce sulla sua tabella di marcia. Roba che se per strada sei distratto e vai a sbattere contro qualcuno causandogli danni più o meno gravi, il tizio in questione ti chiede scusa come se fosse colpa sua. Ve lo immaginate un irlandese che, al posto di Richard Ashcroft, tenta di girare il video di "Bitter Sweet Symphony"?

'Cause it's a bittersweet symphony, this... sorry... life
Trying to make... excuse me... ends meet
You're a... hi, how are you?... slave to money then you die
I'll take you down the only road I've ever been down...
oh, yes, go straight ahed and then turn right... you're welcome!...
You know the one that takes you to the places
where... excuse me... all the veins meet yeah

No change... sorry... I can't change
I can't change, I can't change
But I'm here in... excuse me... my mind
I am... thanks... here in my mind
But I'm a million different people
from one... sorry... day to the next
I can't change my mind
No, no... hi, how are you?... no, no, no, no... bye... no, no, no, no, no, no...

No, non regge.
Però i matti esistono anche qui e sono l'eccezione che conferma la regola.
Ieri vado a fare spesa con mia sorella da Tesco. Parcheggio immenso, posti liberi zero. Facciamo un paio di giri, ma trovare parcheggio è un po' un'impresa come in tutti i paesi civilizzati. Avevamo anche avvistato un paio di persone dirigersi verso le rispettive macchine e che poi non sono andate via (pare che gli irlandesi abbiano un'insana passione per le attività da svolgere in macchina, tipo parlare al telefono, mangiare, chiacchierare con l'amica di turno, dormire...). A un certo punto vediamo una signora con carrello andare verso la propria macchina. Ci fermiamo in un posto che non dava particolari problemi allo scorrere del traffico parcheggiante e aspettiamo. La signora inizia a mettere tutto nel cofano con una flemma degna di un bradipo. Finito il trasferimento nel cofano, lo chiude e si avvia lentamente verso il deposito-carrelli mentre estrae il cellulare dalla tasca e lo guarda. Nel frattempo iniziano ad arrivare macchine dietro la nostra. Mia sorella mi suggerisce di scendere così posso "occupare" il posto della signora che va via mentre lei fa un altro giro per non bloccare il traffico. La signora intanto, dopo aver lasciato il carrello, è tornata vicino alla macchina e pare sia nel bel mezzo di un'accesa conversazione su Whatsapp o Facebook o non-so-che e non accenna ad andare via. Mi avvicino.
"Scusi", le dico, "sta andando via?"
Solleva lo sguardo dal telefono e mi fa: "Sì, sto andando via, ma con i miei tempi, ok?".
Minchia! Per un attimo rimango basita, non me l'aspettavo che ce le avesse girate già di prima mattina. È sabato, mica lunedì! Con un sorriso le dico: "Ok", come a chiudere la conversazione.
Mi sa che il fatto che io non abbia replicato l'ha incarognita ancora di più, perché dopo un attimo di silenzio mi abbaia di nuovo contro: "...no, perché se mi metti fretta io non me ne vado, capito?!?!?!".
Ma che vuole questa? Dannazione, perché ancora non so litigare bene in inglese? Dovrebbero insegnartele a scuola 'ste cose, e invece no!, ti insegnano il present perfect progressive, ché tanto non lo capirai mai né tanto meno lo userai. Le dico: "Oh, no, non le sto mettendo fretta, stavo solo chiedendo..." e dentro di me inizio a chiedermi quanto tempo ci metterà per andarsene dopo questa breve conversazione. Decido di chiamare mia sorella, che stava ancora facendo un giro nel parcheggio, per dirle che quel posto ce lo eravamo giocate e mentre cerco il cellulare nella borsa vedo la macchina della tipa che va via 20 secondi esatti dopo che mi aveva detto che aveva i suoi tempi.
Ma che è matta? E allora vedi che non c'aveva niente da fare nel parcheggio?!?!?! E lì, l'illuminazione. Un Paese può essere civilizzato quanto vogliamo, le persone possono essere più o meno gentili, le regole possono venire rispettate o totalmente ignorate: tutto questo non importa. Non sono i soldi, i gioielli, gli abiti costosi o le case di lusso a fare la felicità. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per rimanere calmi e vivere tranquilli non è un lavoro o l'amore: è un parcheggio (e questo video ne è testimone).

mercoledì 12 dicembre 2012

Friends will be friends?

C'è che oggi sono abbastanza incazzata. Mo' non sto qui a spiegare tutto il discorso per filo e per segno, perché sarebbe un post che dovrebbe raccontare circa 14 anni della mia vita e sinceramente non solo è troppo lungo da spiegare, ma non ho manco tutti i particolari della vicenda sotto mano, ché certe cose non me le ricordo più manco io, ma rimangono le sensazioni. Però, to make the long story short, dico solo che stamattina ho ricevuto un SMS da quella che ho sempre definito la mia migliore amica con le seguenti parole: "Ho urgente bisogno dh parlare con te". Più stringato di così si muore. E per giunta con l'errore di battitura. Allora, premettendo che un SMS si compone di 160 caratteri, che se ne usi 25 non è che risparmi, potevi anche dirmi "Ciao brutta testa di cazzo che non sei altro, come va? Ho urgente bisogno di parlare con te, ci sentiamo via mail? TVB! Exxxxxx". Ecco, questi sono circa 140 caratteri. Questo è un SMS che ti aspetteresti dalla tua MIGLIORE AMICA. E invece no, te ne arriva uno proprio di merda. Ok, passi questo. Dico, hai urgente bisogno dh parlare con me? Chiamami! E invece no. Manco i soldi della telefonata mi vuoi spendere. Ammetto che una chiamata all'estero costa, ma visto che non mi chiami praticamente da quando sono partita e io invece un paio di chiamate te le ho fatte, visto che sono stata la tua testimone di nozze, visto che prima che partissi ti ho detto tipo 3000 volte di farti un cazzo di account Skype/Viber/Whatsapp e tu ancora non te lo sei fatto perchè non te lo sai fare e aspetti che tua cognata ti faccia la grazia di dedicarti 2 minuti di tempo per crearlo (cazzo, ma non siamo nel 2012?), visto che sei TU che hai urgente bisogno dh parlare con la sottoscritta, visto che sei praticamente venuta a salutarmi la sera prima che partissi alle 10 di sera e sei rimasta con me tipo solo un quarto d'ora e non hai nemmeno avuto la buona creanza di tenerti il pomeriggio libero per passarlo con me sapendo che ci saremmo riviste chissà quando, visto che mi sembra che questa è un'amicizia unilaterale, ALLORA il mio SMS di risposta è stato: "Mandami una mail."
Però mi rode.